Dal secondo dopoguerra ad oggi

Nel 1953 un Inventario dei beni mobili, compilato da Finzi, documenta che in biblioteca erano stati collocati 188 pezzi delle raccolte storico-artistiche, di cui il nucleo maggiore si trovava concentrato nella sala di lettura (ma quattro arazzi erano rimasti in Municipio). Le altre opere erano distribuite nella sala lunga, nella sala corta, nella direzione, nel vestibolo, nella sala conferenze e  nel deposito riviste.
Nel 1962 l’Amministrazione comunale approvò progetto di consolidamento e restauro del Palazzo dei Principi il cui cantiere ebbe inizio nel 1966-67 e si protrasse, attraverso numerosi stralci funzionali, fin al termine degli Anni Ottanta.
Parallelamente si aprì la prospettiva di un’autonoma riorganizzazione del servizio museale nelle sale cinquecentesche del piano nobile, cioè in uno spazio più consono al patrimonio storico ed artistico . Tra la fine del 1983 e gli inizi del 1984 la  mostra Il cantiere del Museo, il cui catalogo aveva la presentazione di M. Rossi e le relazioni di A. Ferretti e A. Ghidini, segnò la formalizzazione di questa prospettiva, alla cui realizzazione concorrevano anche le numerose campagne di restauri intraprese dal Comune e dalla Soprintendenza alle Gallerie di Modena e Reggio (fin dal 1959 in occasione del Quarto Centenario della elevazione di Correggio a città).
Scarse erano le risorse finanziarie a disposizione per gli acquisti (gli impegni convogliati sul recupero dell’edificio e sui servizi assorbivano somme considerevoli), ma furono comunque effettuate, grazie anche alle donazioni di privati, acquisizioni significative (raccolta di monete della zecca del numismatico Mario Farina, con oltre cinquanta pezzi, a seguito della Mostra dei cimeli e della zecca della città di Correggio, alcuni dipinti di Luigi Asioli donati da parte dei discendenti dell’illustre famiglia, un busto marmoreo, attribuito a Pompeo Marchesi, raffigurante Antonio Allegri, presente a Correggio in una raccolta privata fino al 1928 e recuperato ad un’asta dal Circolo filatelico numismatico “M. Farina”). Oltre a queste acquisizioni ricordiamo anche il legato del pittore Raimondo Giovanetti (1898-1978) ha arricchito le raccolte di una ventina di opere fra tele e disegni.

Nel 1988 fu affidato un quarto stralcio di lavori all’architetto F. Valli e all’ing. G. Manenti, per l’allestimento museale, che godeva del progetto culturale di A. Ghidini, nelle sale del piano nobile.

Finalmente, nel 1995, venne aperto il Museo Civico “Il Correggio”, ma gli eventi sismici del 1996 e del 2000 ne decretarono la chiusura.

Nel 2004, dopo estesi lavori di restauro che hanno interessato l’intero Palazzo dei Principi, il Museo è stato riaperto.

Completamente riallestito, il nuovo percorso espositivo si articola su otto sale, cui si aggiungono i tre grandi ambienti della Galleria Esposizioni.

Ultimo aggiornamento

25 Ottobre 2022, 17:41