Ritratto del cardinale Girolamo Bernieri

Autore
Zuccato Arminio
Tecnica
Mosaico
Dimensioni
Lungh.: 43 cm Alt.: 59 cm
Sala
Galleria del '500
Provenienza
Proprietà Convitto Nazionale Rinaldo Corso
Datazione
1600 ca.

Girolamo Bernieri, nato a Correggio nel 1540 e morto a Roma il 5 agosto 1611, appartenne all’Ordine Domenicano. Dopo un soggiorno presso il convento di Cremona, divenne Vicario Generale dell’Inquisizione di Mantova (1572) e teologo del cardinale Niccolò Sfondrati, futuro papa Gregorio XIV. Inquisitore a Genova (1583), fu priore del convento di Santa Sabina in Roma.
Eletto vescovo di Ascoli Piceno il 22 agosto 1586, fu consacrato il 7 settembre e rassegnò le dimissioni il 7 gennaio 1605.
Ottenne la berretta cardinalizia come cardinale prete il 16 novembre  1586 al titolo di S.Tommaso in Parione (14 gennaio 1587). Cardinale protoprete, poi cardinale vescovo e sotto-decano del Collegio dei Cardinali.
Negli anni seguenti ebbe come titoli: S.Maria sopra Minerva, 8 novembre 1589; S. Lorenzo in Lucina 17 giugno 1602; cardinale vescovo della chiesa suburbicaria di Albano 16 giugno 1603; S. Rufina 7 febbraio 1607.
Incluso nella Congregazione del Sant’Uffizio, di cui in precedenza era già stato consultore, ne fece parte fino alla morte nel 1611.
Segretario della commissione che inquisì Giordano Bruno e raffinatissimo teologo  assai apprezzato negli ambieni della curia romana, fu anche membro della Congregazione dell’Indice dal 1592 alla morte.
A Correggio promosse la costruzione della chiesa di S. Domenico (oggi S. Giuseppe Calasanzio), cui donò numerosi oggetti liturgici, l’imponente altare e quadri.
Una completa scheda biografica in:
https://www.treccani.it/enciclopedia/girolamo-bernieri_(Dizionario-Biografico)/

Il ritratto presenta il cardinale a mezzo busto, con il volto di tre quarti, la barba lunga e bianca, con la berretta sul capo.
Sullo sfondo lo stemma della famiglia. Sotto vi è la scritta: Hieronimi S(acrae) R(omanae) E(cclesiae) C(ardinalis) Bernerii effige(m) Arminius Zuccatus f(ecit) / Fra(n)c(isco) Cucinio suo patrono dicavit.
Il mosaico, di squisita fattura e di grande tecnica esecutiva per l’utilizzo di microtessere, venne probabilmente realizzato dopo la visita che il cardinale compì nella Basilica di S. Marco nel giugno del 1598.
Per approfondire: C. Franzoni, Il cardinal Bernieri a Venezia e un ritratto di Arminio Zuccato, in “Prospettiva”, 1991, 63, pp. 78-80.