Cena in Emmaus

Autore
Ignoto pittore d'ambito di Jacopo e Francesco da Ponte (detti "Il Bassano")
Tecnica
Olio su tela
Supporto
Tela
Dimensioni
Lungh.: 175 cm Alt.: 131,5 cm
Sala
Salone degli Arazzi
Provenienza
Proprietà: Venerabile Arciconfraternita del SS.mo Sacramento in Correggio, Oratorio della "Mater Amabilis"
Datazione
ultimo decennio sec. XVI - inizio sec. XVII
Cena in Emmaus

DUE DIPINTI BASSANESCHI A CORREGGIO

Il Museo “Il Correggio” ospita, oggetto di recente restauro, due dipinti da attribuirsi alla sfera di Jacopo e Francesco Da Ponte (detti Il Bassano): Cena in Betania (vedi immagine) e Cena in Emmaus.

Secondo i più autorevoli studiosi di pittura veneta del 1500, i prototipi da cui derivano, fra tante repliche e copie, anche i due dipinti correggesi, sono da identificare, per quel che riguarda la Cena di Betania in un dipinto della Sara Campbell Blaffer Foundation di Houston, e per quel che riguarda la Cena in Emmaus, nell’opera della Collezione Erne, a Cron Castle. Entrambi i dipinti sono firmati in coppia dal padre Jacopo e dal figlio Francesco, e sono databili agli anni 1576 – 1577. Queste invenzioni bassanesche, non certo concepite per committenze ecclesiastiche, ma per le quadrerie dei collezionisti, ebbero un successo clamoroso e nei decenni successivi  furono replicate numerose volte ad opera dei figli di Jacopo (Francesco, Girolamo, Giovan Battista, Leandro), degli altri collaboratori nella bottega di Bassano del Grappa, e anche di pittori imitanti quello stile, ma estranei alla bottega bassanesca. In questo tipo di composizioni il soggetto religioso è in realtà mascherato: gli episodi evangelici sono collocati in secondo piano, mentre il proscenio è occupato da scene di vita quotidiana, con notevoli inserti di natura morta. Oltre ai due presenti, altri soggetti che Jacopo Bassano aveva adattato allo stesso schema compositivo sono il “Convito del ricco Epulone” e il “Ritorno del figliol prodigo”, anch’essi più volte replicati. In queste composizioni le pareti della dimora vengono improvvisamente interrotte, e tramite questo “spaccato“ è possibile vedere ciò che accade all’interno della casa (quasi sempre in cucina) e contemporaneamente il paesaggio all’esterno della casa stessa .

Nelle tele correggesi, mentre la Cena in Emmaus è coerente con l’assetto compositivo del prototipo, nella Cena di Betania la composizione è ribaltata da destra a sinistra: evidentemente il pittore si è basato su di un’incisione in controparte, probabilmente fra quelle eseguite negli anni ’90 del ‘500 dai fratelli Jan e Raphael Sadeler.

Confrontando i dipinti correggesi con i rispettivi prototipi, risultano comunque alcune differenze. In entrambe le tele sono diversi i colori degli abiti di alcuni personaggi e inoltre nella Cena in Emmaus è diverso il copricapo del servitore davanti a Gesù, come è diverso il cane nell’angolo in basso a destra, accanto al quale compaiono dei recipienti assenti nella tela firmata da Jacopo e Francesco; nella Cena di Betania il personaggio seduto a tavola è meno corpulento, e vi sono delle varianti nel paesaggio.

I due dipinti correggesi sono databili all’ultima fase della bottega bassanesca, nel periodo 1600 – 1620.

Fra le numerose repliche della Cena in Emmaus le più note sono quelle di Firenze (Uffizi), Belluno, Chicago, Parigi (Louvre), Milano (Brera), Parma (Pilotta); per la Cena di Betania Kassel, Zagabria, San Pietroburgo, Monaco di Baviera, Firenze (Uffizi), Firenze (Pitti), Praga.

Gian Paolo Lusetti

Bibliografia: catalogo della mostra “Jacopo Bassano 1510 – 1592” (Bassano del Grappa, settembre – dicembre 1992), a cura di Beverly Louise Brown e Paola Marini, Nuova Alfa, Bologna 1992;